BONOCORE LEGGE | NARRAZIONI E INCONTRI A PALAZZO

Fino a maggio 2025
“Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato.”
– Wisława Szymborska
La lettura è molto più di un piacere solitario: è un atto di condivisione, un ponte tra autori e lettori, un’occasione per coltivare l’amicizia e il dialogo. È con questo spirito che nasce “Bonocore legge”, una raffinata rassegna letteraria che trasforma Palazzo Bonocore, nel cuore di Palermo, in un luogo d’incontro e scambio culturale.
Da gennaio a maggio 2025, dieci appuntamenti esclusivi porteranno sul palco grandi voci della letteratura italiana contemporanea, arricchendo il panorama culturale cittadino con presentazioni in anteprima, dialoghi e riflessioni.
La rassegna è curata da Lia Vicari e CoopCulture, e si propone come un’occasione imperdibile per celebrare il piacere della lettura e l’incanto della parola scritta.
APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
- GIGI BORRUSO PRESENTA “DOMANI VI RACCONTERÒ IL RESTO” NAVARRA EDITORE
9 MARZO ORE 17.30
Dialogano con l’autore Salvatore Ferlita e Rosario Romeo.
Con “Domani vi racconterò il resto”, Gigi Borruso torna alla narrativa, portando sulle pagine la sua esperienza teatrale: dalle lezioni con Michele Perriera e il ricordo di Giuliano Scabia, la narrazione diventa un viaggio tra il reale e la messa in scena, corredato dal manuale per il perfetto monologo e il piccolo bestiario teatrale. Si parla di un teatro vissuto, praticato, condiviso, che diventa pratica civile, necessaria e salvifica.
La narrazione di Gigi Borruso – attore, autore e regista siciliano – è un viaggio tra i ricordi e il teatro: dalle memorie antiche e suggestive di un’infanzia trascorsa in campagna, in cui legami e personaggi già squarciano la scena con la loro profondità, alle lezioni di teatro, portando nel testo, così com’è abituato a fare sulla scena, personaggi e vicende, tra la realtà e l’esperienza dell’assurdo.
Vivido è il ricordo di Michele Perriera, primo maestro, e dell’incontro con il drammaturgo Giuliano Scabia, fino al racconto dell’esperienza teatrale e sociale nel quartiere storico di Danisinni a Palermo.
Attraverso le riflessioni sulla lingua di Mandel’štam e il manuale di istruzioni per il monologo perfetto, la narrazione diventa un viaggio alla scoperta di sé e mille opportunità, attraversando scenari quotidiani ed anche esotici: scopriremo il piccolo bestiario teatrale, vedremo Antigone abitare il quartiere popolare di Danisinni, arriveremo in cima al Monte Amiata e viaggeremo profughi per Gaza.
- MARCO BELPOLITI PRESENTA “NORD NORD” EINAUDI.
14 MARZO ORE 17.30
Dialoga con l’autore Gianfranco Marrone
Dove si trova esattamente il Nord? E che cosa significa, nel nostro Paese? È forse una pura invenzione? Né Dante né Petrarca hanno mai usato questa parola, in caso di necessità l’avrebbero chiamato Settentrione. Allora quando si è cominciato a parlarne? Partendo da questi interrogativi su un concetto relativo e quanto mai sfuggente, Marco Belpoliti traccia i contorni di un territorio definito dalla storia, dalla geografia, dai ricordi personali e letterari: un territorio che da Milano, sua città elettiva, si estende alla Brianza, a Monza e a Bergamo, ma anche al Mare del Nord e persino al Mar Nero.
Su questi luoghi Belpoliti posa uno sguardo «geologico», che include i massi erratici lasciati da ghiacciai milioni di anni fa e si proietta verso un futuro (forse) distopico, in cui a causa dei cambiamenti climatici l’Adriatico sommergerà la Pianura padana rendendo la Brianza un’amena località di mare.
Ma il suo è al contempo uno sguardo attento al mondo dei piccoli animali – coccinelle, pipistrelli, corvi, salamandre – che di stagione in stagione trovano rifugio vicino a casa sua, o addirittura in casa sua; attento, soprattutto, alle persone che ha avuto la fortuna di frequentare.
Tra queste alcuni protagonisti della vita culturale italiana degli ultimi decenni, come Alberto Arbasino, Gabriele Basilico, Mario Dondero, Enzo Mari, Lea Vergine, e i siciliani trapiantati al Nord Vincenzo Consolo e Ferdinando Scianna: di tutti loro ci regala un gesto, un’abitudine, la visione del mondo. Dalle ossa dei Lanzichenecchi al viaggio erotico di Stendhal, dalla maledetta villa di Gadda alla maschera di Arlecchino, dalla storia dello stoccafisso alle sorgenti della Drava, fiume italiano che si getta nel Danubio, sfogliamo il taccuino del suo itinerario sentimentale tra pubblico e privato, storia e memoria.
Un viaggio verso il Nord, misterioso ed elusivo, dove l’autore sembra volerci condurre con il suo racconto pieno di curiosità umana e intellettuale e la sua voce empatica e intensa.
- ANGELO CAROTENUTO PRESENTA “VIVA IL LUPO” EDIZIONI SELLERIO
19 MARZO ORE 17.30
Dialoga con l’autore Eleonora Lombardo
Il nuovo romanzo di Angelo Carotenuto racconta il presente nei desideri e nelle sconfitte, nella violenza della competizione e nella dolcezza dell’amicizia, capace di rappresentare lo smarrimento della vecchiaia che incombe, lo struggimento di un’adolescenza che pare non aver fine, il disagio di una società di adulti fragili, convinti che invece la fragilità sia dei giovani. Un mercoledì di fine luglio Gabriele Purotti si sveglia senza voce. Ha poco più di cinquant’anni ed è il leader dei Dorita, uno dei gruppi rock più in vista della scena indie italiana.
Tutti lo conoscono come Puro, è diventato davvero famoso grazie alla televisione, ogni settimana gli passano davanti le giovani speranze della musica italiana e lui è il loro giudice, nel talent show musicale di maggior successo, «Viva il lupo». Adesso il suo futuro di cantante è a rischio, i medici non sanno darsi spiegazioni, lui sì. La voce si è spenta appena saputo della morte di Tete, una ragazzina sedicenne.
È stata travolta da un treno mentre attraversava in monopattino un passaggio a livello, con le cuffie alle orecchie e la musica alta. Due giorni prima, alle audizioni del programma, aveva dimostrato un grande talento. Però era stata rifiutata con il voto decisivo del Puro. Forse – sospetta la Procura – potrebbe essere stato un gesto volontario. Gabriele sprofonda nell’abisso del rimorso e comincia una doppia ricerca, dentro e fuori di sé.
Vuol sapere tutto di Tete, ricostruire i suoi sogni e quel mondo che sente d’aver spezzato. Poi ha l’urgenza di rintracciare le altre ragazze e i ragazzi da lui bocciati negli anni, di verificare se si è lasciato dietro una scia di dolore e disperazione. Mentre la gara televisiva prosegue inarrestabile senza di lui, macinando rivalità e rancori, vincitori e sconfitti, Puro riesce a entrare in contatto con la famiglia della ragazzina, scoprendo una nonna straordinaria e un fratello stralunato e geniale.
Un doppio incontro che cambierà il senso della sua ricerca e il corso della vita di ognuno di loro.
Un romanzo che racconta il presente nei desideri e nelle sconfitte, nella violenza della competizione e nella dolcezza dell’amicizia, capace di rappresentare lo smarrimento della vecchiaia che incombe, lo struggimento di un’adolescenza che pare non aver fine, il disagio di una società di adulti fragili, convinti che invece la fragilità sia dei giovani.
- SANDRA RIZZA PRESENTA “L’EROE IMPERFETTO”, LAURANA EDITORE
23 MARZO ORE 17.30
Dialogano con l’autrice Lara Sirignano, e Maurizio Guarneri. Modera Lia Vicari, Letture di Massimo Zappalà.
A seguire, performance musicale de “Les Florettes”, coro femminile di 28 elementi con Flora Faja. Al pianoforte Maurizio Brusca
“Quante volte, celebrando la memoria di un eroe civile della nostra terra, ripercorrendo a ritroso la sequenza del suo sacrificio, abbiamo avuto voglia di fermarlo, di gridargli: “Basta, non ce la fai, smettila di insistere, pensa a salvarti!”. Ma lui non può o non vuole sentirci. Non ci resta che lo sgomento di guardarlo correre, passo dopo passo, nell’abisso del martirio”.
Una riflessione senza reticenze sulla religione del martire civile, che il cinismo di sacerdoti senza scrupoli ha trasformato in un vuoto esercizio di retorica, buono solo a perpetuare potere e privilegi. Vi siete mai chiesti davvero cos’è un eroe? A che serve? Perché ne celebriamo il ricordo? E come abbiamo potuto permettere che il culto della memoria diventasse un vuoto cerimoniale, consacrato alla visibilità mediatica degli officianti di turno? Leggendo questa storia sarete costretti a guardare a certe consolidate liturgie collettive come mai avete fatto prima.
La venerazione per il giudice Michele Amalfi, ucciso in uno scontro a fuoco ed eroe al centro di un vero e proprio culto laico in una società che ha fatto della memoria civile l’unica religione possibile, viene scossa da una rivelazione che ne mette in crisi, post mortem, l’integrità morale.
La minaccia è talmente grave da sconvolgere il mondo dell’informazione e incrinare il regime di privilegi accreditato a un piccolo pantheon di eletti: la vedova del giudice, la fondazione benefica che lei presiede e soprattutto il figlio dell’eroe, ragazzo arrogante e tormentato.
Ma tra le aule del liceo, intitolato al martire che proprio in quella scuola perse la vita, sarà Valerio, giovane timido e impacciato, a riscrivere suo malgrado la storia di un sistema culturale intriso di cinismo.
INFO E PRENOTAZIONI
- Ingresso fino ad esaurimento posti.